Ho capito che l’annosa questione se sia meglio mettere a disposizione dei propri lettori via feed la versione completa o tronca dei propri post, non può avere soluzioni univoche, soprattutto a causa del significato che il lettore attribuisce a questa scelta.
La diffusione sempre più preoccupante della cosiddetta sindrome del celolunghismo 🙂 (via Catepol) sembrerebbe suggerire al sospettoso lettore che, la scelta di offrire una versione tronca, potrebbe essere una trappola per attirarti subdolamente sul tuo blog ed arricchire in modo fraudolento la tua authority.
Secondo me, basterebbe fare a meno di tutte queste pseudo-classifiche e questi contatori e il problema svanirebbe, ma poi… come le riconosciamo le blogstar??? 😀
Per evitare di cadere nel solito già detto e già scritto, ho deciso quindi di segnalarvi un paio di risorse che ampliano un po’ lo spazio di riflessione, riportando la questione ad un livello “più alto” e fecondo, all’interno della metafora semiseria della nutrizione.
La prima è un articolo di Alberto Mucignat sul rapporto tra feed e titoli del post, interessante soprattutto perché analizza la maniera di scansionare la pagina da parte del lettore e i mutamenti intervenuti con l’avvento dei feed rss.
Per la serie: Quanto influisce la definizione del menu nella scelta dei piatti?
A questo ci potete anche aggiungere la sua riflessione sul Perché gli utenti si disiscrivono dal blog, rivisitabile attraverso la categoria Bulimia e anoressia dei blog: parliamone.
La seconda è il glossario di RSS World – a mio parere, veramente degno di nota – in cui ho trovato la definizione di feed come “nutrimento della rete”. Questa metafora mi è piaciuta molto e mi ha fatto pensare come, da questo punto di vista, i post perdano il legame con il blog d’origine andando ad alimentare quei molteplici percorsi tematici che rendono connettiva quell’intelligenza collettiva di cui parla Levy. [Per chi volesse rispolverare e confrontare i due concetti, consiglio la lettura di questa intervista “incrociata” De Kerckhove-Levy]
Per questo – nonostante resti convinta che entrambe le scelte abbiano le loro valide ragioni – ho deciso di offrire ai miei lettori (che non vi dico quanti sono per non farvi sganasciare dalle risate…) la versione completa dei post ed anche il feed per alcune categorie (prossimamente sui vostri schermi, perché non ho ancora deciso quali debbano essere).
Morale della favola: se preferite che la pizza vi sia servita a domicilio o a tranci… degustibus non disputandum est! 😉
catepol
13 novembre 2007
Guarda al di là di attirare o meno lettori sul blog…
io i feed completi li trovo di una comodità unica. ma perchè ne leggo tantissimi…
E così li leggo velocemente dal feed reader…anche perchè non è che ogni giorno tutti scriviamo cose interessanti o che meritano un nostro commento o il passaggio sul blog di chi ha scritot il post.
Quindi, velocità di lettura e risparmio di tempo innanzitutto.
Anche perchè se il tuo post mi piace, mi interessa…io clicco subito per venire a leggerti e commentare…quindi il feed mi velocizza la conoscenza rapida di quanto si dice in rete e mi facilita il saltello di blog in blog dove voglio lasciare i commenti…
Diciamo che i feed tronchi invece ti obbligano a passare dal blog anche se il post consta solo di un pensierino…e questo fa invece perdere tempo…
"Mi piace""Mi piace"
Maria Grazia
13 novembre 2007
Mah, sai Cate, alla fine di tutte le mie elugubrazioni 🙂 e i miei giri in rete sono arrivata ad una conclusione: il mio feed serve agli altri e la mia “visione” dello strumento (come blogger) può non essere il punto di vista giusto.
Infatti, riflettendo dal punto di vista dell’intelligenza connettiva, ho trovato più importante inserire il post per intero…
E nel frattempo mi sono fatta una discreta cultura sui feed :-D.
"Mi piace""Mi piace"