Ve la ricordate la proposta di legge della Carlucci? Quella scritta “aumma aumma” da tal Davide Rossi, presidente di Univideo? Ecco la nostra eminenza grigia! In tutta la sua magnifica erudizione (attenzione! E’ un grecista lui 😉 ). Vi prego di ascoltarlo per intero e segnarvi le frasi che vi provocano una maggiore secrezione di bile…
Stefano Quintarelli, moderatore della tavola rotonda, “sollecitato” da altri blogger (anche per e-mail) si chiede:
Avrei dovuto togliergli la parola solo perche’ diceva cose agli antipodi rispetto al mio pensiero ?
Avrei dovuto interromperlo e non lasciarlo parlare ?
Ho aspettato che finisse e poi ho detto la mia.
Personalmente, non posso che concordare con Luca De Biase quando afferma che
L’avvocato Rossi sa perfettamente di aver sostenuto una posizione paradossale. Ma lo ha fatto con una consapevolezza profonda del modo in cui funzionano i dibattiti nell’epoca della disattenzione. In quest’epoca in cui non si approfondisce ma si afferma, non importa la qualità di quello che si dice ma l’effetto che si vuole ottenere sulla struttura del dibattito.
Appunto. La qualità di ciò che si dice non ha più alcun peso. La chiacchiera da bar ha lo stesso peso del trattato scientifico. Tutti sono autorizzati a confutare tutto in nome del loro personalissimo punto di vista (nonché in nome dei loro personalissimi interessi), prescindendo da qualsiasi preparazione in merito.
Questa è malafede. Non è libertà di espressione.
Flavia Di Maio
17 marzo 2009
grazie Maria Grazia per questo video chiarificatore delle nuove posizioni assunte nei confronti della rete, dei blog, ecc.
si tenta di imbrigliare un cavallo al galoppo!
Bisognerebbe ricordare a queste persone che siamo nella società della conoscenza e che le valenze della rete vanno cercate in questa direzione. Le implicature conversazionali sono chiarissime!
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Maria Grazia
17 marzo 2009
Più chiaro di così… 😦
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