Scoperto grazie a Flavia, vi presento il futuro della scuola. Non è meraviglioso?
Update: ammetto colpevolmente che nell’aggettivo “meraviglioso” c’era un po’ d’ironia… 😛
Posted in: amarezze, insegnamento
Posted on 26 marzo 2009
Scoperto grazie a Flavia, vi presento il futuro della scuola. Non è meraviglioso?
Update: ammetto colpevolmente che nell’aggettivo “meraviglioso” c’era un po’ d’ironia… 😛
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asterione88
26 marzo 2009
Mi è piaciuto soprattutto il riferimento alle reti di scuole!
Bel video, grazie!
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Maria Grazia
26 marzo 2009
Prego 🙂 L’unico problema, attualmente, è che vogliamo fare le nozze con i fichi secchi. Vedremo cosa ne viene fuori… 😉
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asterione88
26 marzo 2009
Fichi secchi…?
Scusa, ma non ti seguo! Di che stai parlando?
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Maria Grazia
26 marzo 2009
Che le scuole sono dissanguate dal punto di vista finanziario e non riescono a soddisfare esigenze basilari come tenere la scuola aperta di più, coprire le supplenze, comprare il cosiddetto materiale di facile consumo…
Ma non c’è solo questo. C’è il problema del “mito della tecnologia” come bacchetta magica per risolvere problemi che sono ben più profondi. La tecnologia è solo una dimensione di un processo che, in ultima istanza, collega e fa comunicare persone vere con persone vere, come avrebbe detto Butera…
Dai uno sguardo alla presentazione di Gianni Marconato, qui sotto, per farti un’idea di quello che voglio dire… 🙂
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MarcoP
26 marzo 2009
Concordo con MG, con quali fondi tutta questa tecnologia didattica (per non parlare delle “risorse umane”)?
Noto poi nello spot una cosa che ne sminuisce, a mio avviso, fortemente il potenziale innovativo: le pareti della scuola/casetta che alla fine racchiudono di nuovo il tutto.
Innovazione o continuità allora?
Se riproduciamo con nuove tecnologie l’impianto chiuso e burocratico della scuola dove finisce il cambiamento?!?
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Maria Grazia
26 marzo 2009
Ciao Marco 🙂 Bentornato. Eh sì… Nella scuola/casetta trasparente, con la lavagna con la spina e gli omini senza volto, dove finisce il cambiamento?
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enrico sitta
27 marzo 2009
Il video è accattivante. L’idee presenti nel video sono molto belle!!!
Ma…
(Oddio questo comicia con i ma!!! – direte voii!!)
tagli disastrosi stanno investendo tutti gli ordini di scuola
la formazione dei docenti… rimane puro desiderio personale
le ultime normative (voto, tempo scuola…) non avvicineranno sicuramente le famiglie alle scuole
in molte scuole non ci sono i soldi per la carta igienica, per le supplenze, per integrare il personale malato…
speriamo che tutto quello che c’è nel video non sia per una scuola di elitè
ciao ciao
es
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Maria Grazia
27 marzo 2009
Scusate ma quale messaggio vi arriva da questo video? La rete (?) tra scuole/casette nel grande scatolone del Ministero? Se osservate le figure retrò mostrate all’inizio (la maestra, i libri, i giornali, ecc…), in cosa cambia la didattica degli omini? Nell’essere chiusi in scatole digitali?
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shanniesfancy
27 marzo 2009
Sarebbe questa la soluzione dei problemi della scuola italiana oggi? Le tecnologie possono anche esserci utili per carità (l’ho personalmente visto seguendo il corso del Prof. Formiconi), ma sono uno strumento…va da se, dunque, che devono essere sapute utilizzare e per questo ci vuole un metodo, dei fini, dei contenuti…bah, credo che la nostra scuola vada rivoluzionata, ma a fondo. La tecnologia viene dopo un cambiamento radicale, ma non può essere il cambiamento.
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asterione88
27 marzo 2009
Guarda, ti dico come la vedo io.
Ti sta parlando uno che alle elementari il computer a casa non ce l’aveva e a scuola non l’ha mai visto. Mia sorella, che mi ha seguito 5 anni dopo, idem (ed era 4 anni fa). Alle medie il computer mi è stato fatto usare UNA volta in tre anni (continuavo a non averlo a casa; mia sorella NON LO HA MAI USATO A SCUOLA); alle superiori, dopo una ridicola ora a settimana di informatica (in cui ci facevano usare Cabri) nel primo anno, non l’ho più visto in 5 anni (e per fortuna me lo sono comprato; mia sorella idem). E non era 300 anni fa, io mi sono diplomato due anni fa!
Per cui, che l’installare un computer debba risolvere i problemi della scuola non l’ha detto nessuno, e non sarò io il primo a sostenere questa opinione, però se mi vengono a dire “Guarda, vogliamo far usare di più il computer nelle scuole”, per me è una cosa buona.
Poi c’è il problema dei tagli, c’è il problema che non cambia l’impostazione, c’è il problema di dove tirare fuori i soldi (che io non mi pongo perché non è il mio mestiere), c’è il problema di dire “ma se hanno i soldi per questo perché non li hanno per quest’altro?”, etc. etc.; però intanto il fatto che il computer si utilizzi più di quanto sia stato fatto usare a me mi pare una cosa positiva. Vorrei sottolineare che se non mi fossi comprato un computer, a scuola non avrei imparato NIENTE di informatica, non lo saprei neanche accendere: non ce lo facevano usare!
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Maria Grazia
27 marzo 2009
Sai qual è il problema, Asterione? Che le tue affermazioni (e potremmo trovarne molte altre del genere) dimostrano il fallimento di non sai neanche quante operazioni “mediatico-tecnologiche” del genere… Io non ho indizi che mi portino a pensare che questa volta la cosa debba andare meglio. Perché gli stessi docenti che l’hanno impedito a te dovrebbero permettere di usare il computer a chi sta ora al posto tuo?
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asterione88
27 marzo 2009
Codesta tua affermazione è giusta, ma a quanto so, quando andavo a scuola io, non c’era un vero e proprio programma informatico; ora, io chiaramente la scuola l’ho vissuta come studente (mi verrebbe da dire che l’ho subita ma sarebbe bruttissimo), tu come insegnante, quindi magari sei a conoscenza di progetti precedenti a questo.
Per quanto mi riguarda, a me non risulta – o almeno, la mia scuola non me ne ha mai fatto sapere niente.
Comunque, io parlo basandomi sulle mie esperienze – sono sempre particolarismi, personalismi: dal mio punto di vista, un progetto del genere, pur nel suo essere naïf, nel suo essere goffo, nel suo essere semplicistico, è già qualcosa rispetto all’informatica come (non) l’ho vissuta io. Che poi non sia il top come progetto, sono d’accordo!
Comunque, voi siete insegnanti, nella scuola ci siete dentro, avete più esperienza di me (alla fine il mio è un parere ingenuo, di un “esterno”): se siete tutti dubbiosi, avrete i vostri motivi – mi rimetto a chi ne sa più di me!
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Maria Grazia
27 marzo 2009
Ma la tua voce è importante perché in teoria, come scrive Jacques Ardoino, gli studenti (come i pazienti) sono il soggetto primo e non l’ultimo dell’istituzione che se ne dovrebbe occupare… Grazie per la tua opinione 🙂
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shanniesfancy
28 marzo 2009
Ma infatti non è negativo il fatto che vogliono introdurre il pc a scuola…il problema è che fanno credere che con questa introduzione chissà quale scuola di qualità si possa ottenere…per me questa è disinformazione, in questo modo deviano l’attenzione da questioni molto più problematiche, prendono tempo per perdere ancora tempo sul da farsi…
Inoltre, posso dire che, sia alle medie sia alle superiori, ho potuto fare le mie ore di informatica…beh, non ho appreso proprio nulla…ho iniziato a capirci qualcosa solo quando ho avuto un computer in casa. Questo riconferma il fatto che lo strumento deve essere prima di tutto insegnato per essere appreso, poi devi poterci fare qualcosa, quindi devi poter avere dei contenuti da ricercare o da inserire…altrimenti è perfettamente inutile…
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asterione88
29 marzo 2009
@Maria Grazia: prego, anche se mi rendo conto che la mia probabilmente è solo un’opinione ingenua. Forse nemmeno io avrei appreso se anche avessi fatto le mie ore di informatica, chi lo sa? Istintivamente, alla presentazione del progetto, mi è venuto spontaneo, ripensando alla mia carriera scolastica, esprimermi favorevolmente – poi magari sarà davvero l’ennesimo pacco come sostiene iamarf, oppure solo un modo per deviare l’attenzione da questioni più problematiche…. si vedrà!
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