Potevano mancare i digital naïf?

Posted on 26 aprile 2009

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Scoperto via Bibienne blog, vi segnalo questo articolo di Guastavigna, assolutamente imperdibile… 🙂 La mia proposta di bypassare la barriera intergenerazionale sta trovando conferme…

Immagine: Felipe Bachomo

Immagine: Felipe Bachomo

[…] Quando è insegnante, il digital naïf ha poi alcuni comportamenti specifici:

–  va ai convegni sulle tecnologie per accertare “che cosa c’è di nuovo”, nel timore che gli sia sfuggito; tira un sospirone di sollievo quando ha la conferma di avere tutto sotto controllo;

–  ciclicamente si innamora dell’ultimo gadget professionale (nel passato magari lo scanner, oggi probabilmente la Lavagna Interattiva Multimediale) e pensa che se lo avesse risolverebbe tutti i suoi problemi didattici;

–  appena si imbatte in una novità hardware e/o software, immediatamente cerca il modo di “sperimentarne le potenzialità” con i suoi allievi;

–  non coglie la contraddizione tra gli scenari descritti e le intenzioni annunciate dall’amministrazione scolastica in occasione delle annuali parate sulle tecnologie e il disinvestimento sulla scuola operato dalla stessa;

–  pensa che se tutti usassero le tecnologie come lui/lei la scuola sarebbe molto diversa;

–  rifugge dalla teoria perché ciò che importa davvero è la pratica quotidiana;

– se partecipa ad iniziative di formazione a distanza su piattaforma e-learning, legge superficialmente il materiale di studio, perché “ciò che conta sono i forum dove si scambiano le esperienze tra colleghi”.

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