Forse la rete alimenta e moltiplica la stupidità, l’assuefazione, la genericità, l’insistenza, la ridondanza. Ma anche la possibilità di combattere e resistere, di condividere risorse e conoscenze, di creare le circostanze perché persone diverse, culture diverse possano incontrarsi e dialogare, e da quella scintilla nascano idee, occasioni, fenomeni, progetti.
In ogni caso non bisogna mai abbassare la guardia, né cedere al conformismo sociale o al consumismo del nulla a cui molti stanno cercando di portarci.
E poco importa se saranno soltanto i 25 lettori del nostro blog personale a capire e a sperare ancora: in rete nessuno è un’isola, siamo tutti parte di arcipelaghi verso cui prima o poi altri navigheranno. Nel frattempo faremo come sempre: continueremo a scrivere, a interagire, a progettare, a testimoniare.
da La rete tradita di Mario Rotta
In rete nessuno è un’isola
Posted on 14 luglio 2010
Francesco Leonetti
15 luglio 2010
well, no man is an island
no man is a sea
but this display of emotion
is all but drowning me
(“the barry williams show”, Peter Gabriel in una canzone che accusa la televisione ma che in parte può essere riferita anche a certo web, http://www.youtube.com/watch?v=fAls9jb7tg8, la citazione originaria è contenuta nella meditazione di John Donne, http://torch.cs.dal.ca/~johnston/poetry/island.html)… Mostra tutto
——-
considero quello di Mario uno sfogo appassionato. Ma non credo che la rete sia stata tradita. Penso che in origine ogni cosa progettata per gli esseri umani, inevitabilmente finisce per assumere immagine e somiglianza degli esseri umani. Sono piuttosto interessato alla sua evoluzione e, per quanto mi riguarda, farò di tutto per produrre web di qualità, senza però aspettarmi che il trash massificante e omologante sparisca dalla rete. Perché fa parte della natura umana. Ne faceva parte sin dall’inizio. Non c’è stato alcun tradimento, purtroppo. Keep up the good work, Mario 🙂
"Mi piace""Mi piace"
Maria Grazia
15 luglio 2010
Riporto qui la risposta che ho messo su FB:
Però questa storia del “tradimento” da parte dei pionieri della rete non è la prima volta che la sento e credo vada a denunciare una sorta di “ripiegamento sul già noto” invece che un avanzamento nell’innovazione, oltre che il dilagare incessante di trash e comportamenti omologanti. Per la serie (cito Davide Mana esemplificando): ci hanno promesso la realtà virtuale immersiva e ci hanno dato Second Life.
Per quanto riguarda la formazione, sai bene che Mario – sfortunatamente – denuncia la mera realtà. Ma ciò non toglie che non molliamo perché la rete ci piace 🙂 e ci sguazziamo bene dentro, quando lavoriamo ma anche no. 🙂
"Mi piace""Mi piace"