Un annetto fa, insospettita da ciò che non veniva detto più che da ciò che veniva sbandierato in materia di libri di testo (digitali e non), avevo già scritto del tentativo tremontiano di incamerare anche i fondi per i libri della scuola primaria (ex elementare), mandato però a monte con uno stanziamento postumo.
Poiché il nostro “Robin Hood” al contrario non demorde, anche quest’anno i soldi non ci sono e Tuttoscuola parla addirittura di “giallo nel giallo”: ci sono o non ci sono questi soldi? E, se ci sono, chi li deve tirare fuori?
Tataaaa! Colpo di scena! La testata ci rassicura:
Ma c’è una sorpresa inaspettata in tutta questa vicenda: la gratuità dei libri per gli alunni della scuola primaria sarà comunque garantita anche se non saranno stanziati i relativi fondi.
Infatti, la gratuità non deriva dalla disponibilità di risorse finanziarie, bensì da una esplicita norma legislativa che obbliga i Comuni a fornire gratuitamente i libri di testo a tutti gli alunni della scuola elementare, statale e paritaria.
Caro Tuttoscuola, noi che la spesa spettasse ai Comuni lo sapevamo già (vedi articolo di Italia Oggi linkato nel post di un anno fa). Quello che non sappiamo ora è come faranno i Comuni con le casse vuote a pagare questi libri se non innalzando ulteriormente le tasse o scaricando la spesa sulle famiglie. Chiaro?
novembre 23rd, 2013 → 8:51 PM
[…] del sistema scolastico nasce con il solito intento del risparmio (si legga qui e qui per farsi un’idea), dall’altro il blocco dell’adozione dei libri di testo nella […]
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