Normalmente non faccio repost “automatico” di articoli altrui sul mio blog ma questo lo meritava in pieno. La lettura dello scambio su Facebook mi ha indignato e quindi preferisco, al momento, fare mie queste parole. Grazie.
Il sindaco di Bari Michele Emiliano, durante gli stati generali del libro e della lettura in Puglia (9-10 febbraio), ha dichiarato «io non sono mai andato in biblioteca e quindi a Bari la biblioteca comunale non serve». L’uomo ama spesso ricordare di essersi fatto da solo: già nel 2006, dopo aver disposto la chiusura dell’unica biblioteca per bambini della sua città, aveva implicitamente invitato i giovani baresi a non perdere tempo con i libri, visto che a lui la scarsa propensione per libri e lettura non aveva impedito di diventare magistrato e sindaco.
La prima parte dell’esternazione non sorprende, visto che in Italia solo il 12% circa della popolazione le frequenta e la legge dei grandi numeri vale anche per chi ricopre incarichi politici. Colpisce invece (e un po’ inquieta) la spavalderia con cui le inclinazioni (o le deprivazioni) personali diventano linee di politica culturale, quasi che i cittadini siano…
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michele emiliano
16 febbraio 2012
e’ tutto completamente falso. Su You Tube il mio intervento “Stati Generali della Lettura” dove queste frasi non esistono. Mi spiace per l’indignazione sprecata.
Michele Emiliano sindaco di Bari
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michele emiliano
16 febbraio 2012
ecco qui il link http://www.youtube.com/watch?v=yaWyxieVWyM
Michele Emiliano sindaco di Bari
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michele emiliano
16 febbraio 2012
Riporto il mio post su facebook:
Vi ricordate tutto il polverone sulle mie dichiarazioni sulle biblioteche? Bene, ho trovato il video delle stesse. E’ tutto completamente diverso da come è stato riportato e la cosa più brutta è che avevo previsto che sarei stato frainteso già dalle prime parole del mio intervento.
Come in un presentimento.
Il mio intervento peraltro presupponeva la comune conoscenza tra i presenti del fatto che Bari non ha una biblioteca comunale per la semplice ragione che decenni fa il Comune l’ha ceduta allo Stato per dar vita alla Biblioteca Nazionale.
Ricordate che negli articoli di stampa e nei commenti dei bibliotecari si affermava che io avevo dichiarato, tra virgolette, “di non essere mai entrato in una biblioteca e che pertanto le biblioteche non servivano”? Bene, visionate il video e rendetevi conto della manipolazione che è stata montata ai miei danni. Aggiungo solo che uscendo dalla sala alla fine del convegno ho detto a due bibliotecarie inferocite che io non ero mai entrato in una biblioteca comunale (ovviamente visto che a Bari non esiste per le ragioni che ho detto) e che non ero sicuro che fosse necessario che il Comune la ricostituisse essendoci già molte altre biblioteche in città che forse si sarebbero dovute razionalizzare e coordinare maggiormente. La frase che determina lo scatenarsi dell’ira dei bibliotecari è in realtà una domanda che porgo loro chiedendo un suggerimento. Sono stato ripagato con una settimana di gogna. Se fanno così con tutti quelli che si avvicinano loro con una domanda non c’è da meravigliarsi che gli indici di lettura in Italia siano in continua discesa! E’ la paura che fa scappare i lettori!
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Maria Grazia
17 febbraio 2012
Egregio Sindaco,
secondo me, di motivi per cui indignarsi ce ne sono parecchi invece e affondano le loro radici tanto in mali antichi della nostra terra, quanto nel più recente e mesto ricordo di una primavera pugliese dalle gemme bruciate.
Le dico questo solo perché ho visionato l’intervento da lei linkato, di cui mi ha colpito soprattutto il contesto e l’atteggiamento di tutte le persone che stavano attorno a quel tavolo (lei compreso). A corollario di un intervento “di circostanza” (come lei stesso ha ammesso sul suo profilo di FB
si stava infatti consumando uno scontro che con i libri e la lettura non aveva niente a che fare. Come ho scritto ieri sul mio di profilo FB, a me (e non solo a me, glielo assicuro) importa ben poco di quanto lei sia vicino o lontano dal PD né del travaglio interno di un partito che sembra nato per farsi del male.
Credo piuttosto che un argomento così importante sarebbe dovuto essere affrontato con più consapevolezza, senza battute estemporanee o, magari, di ripicca per un’accoglienza non proprio amichevole. Forse avrebbe fatto meglio a soprassedere, dato che era andato lì per altro, evitando così una polemica che mi ha umiliato profondamente come cittadina barese in quanto dal lei rappresentata.
Torniamo però alle affermazioni presenti nei suoi commenti qui sopra, ricordandole che – a differenza di quello che succede negli incontri estemporanei “faccia a faccia” – la Rete ha memoria ed è difficile far sparire le tracce del già detto. Nell’ultimo post da lei citato e nel commento in cui mi segnala il video dell’intervento afferma di essere stato travisato e che il polverone sollevato è una manipolazione montata ai suoi danni…
Mi permetto di contraddirla con le sue stesse parole:
Va da sè che il video del suo intervento non dimostra proprio niente perché, come lei stesso ammette, la “battuta” l’ha fatta durante l’intervento di qualcun altro e la discussione si è dipanata DOPO la chiusura del dibattito, come confermato anche da Waldemaro Borgese, presidente dell’AIB Puglia.
Tutto questo per puntualizzare e ribadire – ahimè – che l’indignazione ci stava tutta, egregio sindaco, e che sarebbe bene che questi argomenti rimanessero fuori dal tritacarne politico perché sono una questione di civiltà e, per questo, “senza colore”. Molto avrei ancora da dirle nel merito delle biblioteche cittadine (era quello l’argomento d cui parlare, no?) ma devo andare a svegliare i miei figli per portarli a scuola. Anche se si leggono libri, si frequentano biblioteche (altrove) e capita, talvolta, di parlare forbito, la giornata è dura e faticosa come quella di tutti gli altri. Dato che è stato così tenace da cercarmi sul mio blog, gliene parlerò in un altro momento, mostrandole le cose che vedo quando vado nelle altre città e che vorrei anche nella mia.
Buona giornata
PS se ha tempo, si guardi questo video http://www.youtube.com/watch?v=fInbsfF0Y_M L’ho scoperto grazie ai contatti che ho tra i bibliotecari: non sono brutta gente, sa? 😉
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