A proposito di Hirschman: la prospettiva exit/voice

Posted on 4 gennaio 2014

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Un ruolo centrale in economia, e più in generale nelle scienze sociali, è occupato dai principi e dalle forze che conducono all’ordine o (per usare un termine più ambizioso) all’equilibrio dei sistemi economici e sociali. [La prospettiva uscita-voce] chiarisce che gli attori sociali che vivono in un disordine crescente hanno a disposizione due reazioni attive che sono forse anche due rimedi: l’uscita, o defezione da una relazione costruita in quanto compratore di una merce o membro di un’organizzazione…; e la voce, o tentativo di rimediare e magari migliorare la relazione sforzandosi di comunicare le proprie rimostranze, lagnanze e proposte di miglioramento…

Interazione tra uscita e voce. Come già osservato, l’uscita è la reazione prevalente al malcontento in determinate circostanze, mentre in altre la voce occupa una posizione altrettanto privilegiata. Accade frequentemente, tuttavia, che i due meccanismi siano disponibili congiuntamente. In questi casi, essi possono sia rafforzarsi sia nuocersi a vicenda…

A questo proposito, in EVL si sottolineava il valore della lealtà come fattore capace di ritardare un’uscita troppo rapida. La lealtà renderà il membro di un’organizzazione riluttante ad abbandonarla non appena si manifestino i primi segni di decadimento, malgrado la presenza di organizzazioni rivali. Purché non si tratti di una lealtà “cieca”, essa attiverà anche la voce se i membri leali sono fortemente motivati a salvare la “loro” organizzazione una volta che il suo deterioramento abbia superato una certa soglia”

A. O. Hirschman, L’economia politica come scienza morale e sociale, pp.32-35