Questo dovrebbe essere il mio primo post ufficiale al già mitico cMOOC di Andreas Formiconi (per chi vuole salire in corsa, le istruzioni sono qui) ma in realtà è già il terzo (come dimostra il tag dedicato).
Avrei voluto riportare qui gli appunti che ho buttato giù su PiratePad ma non vedo a che pro, dato che mi ha preso questa curiosità di provare a conoscere e usare meglio Google+, che è infinitamente meglio di Facebook, anche se apparentemente meno intuitivo (le due cose non sono collegate da nulla che non sia la mia cronica mancanza di tempo). E’ per questo che ho proposto al villaggio un’esplorazione nel territorio di Google+, così poco frequentato ancora rispetto a luoghi più noti del web.
Qui ci sono le istruzioni introduttive con una panoramica generale, video sottotitolati inclusi. Qui invece le istruzioni per cominciare.
Magari ci si ritrova a bere un caffè, con la nuova cerchia di amici…
Immagine: social icon studio
Claude Almansi
17 aprile 2013
Ciao Maria Grazia: ti ho risposto nell’Audiopost di Andreas ma con il senno di poi: il motivo per cui mi sembra preferibile una comunità a una cerchia condivisa è che le cerchie, anche condivise, nascono “utente-centriche” mentre a una comunità si possono iscrivere tutti, non hanno da essere prima aggiunti alla cerchia di un dato utente.
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Maria Grazia
17 aprile 2013
Poco sopra al tuo ultimo commento avevo anch’io fatto l’osservazione che forse una community sarebbe meglio… ma in base a cosa? Qui si sta viaggiando verso la meta dei 500 partecipanti e comunque sarà naturale quella aggregazione di cui parlava Andreas nell’audio post, per interessi professionali, personali o affinità elettiva 🙂 E allora perché non organizzare i propri contatti in cerchie? Tutti possono stare nella cerchia cMOOC, ma all’interno di questo grande contenitore, ognuno di noi ridistribuisce i propri interlocutori in base ai propri criteri di selezione: per ordine di scuola, per tipo di lavoro, per materia insegnata, per antipatia/simpatia… Va da sé, che la stessa persona può essere inserita in più cerchie, in maniera tale che io possa decidere di condividere certi contenuti con lui/lei una barzelletta (perché è tra gli amici) ma anche un’unità didattica (perché insegniamo la stessa disciplina). Del resto, cosa c’è di più utente-centrico di un blog? Credo invece che una pratica social di questo genere potrebbe aiutare molto a familiarizzare con i diversi livelli di privacy e con le procedure di folksonomy tipicamente 2.0…
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Andreas
17 aprile 2013
Va benissimo, anche se non vorrei che passasse il messaggio che le cerchie siano *la soluzione* per fare le aggregazioni. Vorrei che le persone si rendessero conto ch eci si può aggregare mediante una varietà di strumenti. Si tratta cioè di combattere la visione eccessivamente strumento-centrica che i più hanno. E Google… ok, ma temperiamolo. Quindi con queste cautele, ok, ma con portamento temperato, uh…
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Maria Grazia
17 aprile 2013
Non ci sono soluzioni per fare le aggregazioni e lo sappiamo tutti… Il limite di Google+ è che devi avere un account Google (ovviamente) e cmq si tratta di un aggregatore, né più né meno di Facebook (che cmq continuo a usare). Solo meglio attrezzato ed esteticamente più gradevole.
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Maria Grazia
17 aprile 2013
Ecco qui https://plus.google.com/u/0/communities/113086025207429834305 il cMOOC cafè. Chi vuole affacciarsi è libero di farlo (così almeno ci riconosciamo, che siamo parecchi 😉 ) Poi ognuno decide le cerchie che vuole 🙂
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Claude Almansi
17 aprile 2013
Già, non avevo aggiornato la pagina del post di Andreas, scusa.
Grazie per la spiegazione – in effetti, quella dimensione di folksonomia soggettiva delle cerchie è interessante, ed è anche necessario approfondirla. Inoltre, succede anche all’interno delle comunità: ti iscrivi in una comunità, aggiungi un membro a una tua cerchia, e corrispondete anche via cerchie, fuori comunità…
E anche su “Del resto, cosa c’è di più utente-centrico di un blog?” hai ragione. Pensavo ai file OPML che Andreas in corsi precedenti ha preparato con i feed dei post e dei commenti di tutti i blog dei partecipanti: quei file OPML creavano una rete neutrale tra quei blog utente-centrici.
Però non è detto che Andreas intenda farne uno per #ltis13, e persino se lo fa, non so a che punto sarebbe psicologicamente gestibile una lista di centinaia di blog, ognuno con 2 feed…
Ciao
Claude
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Maria Grazia
17 aprile 2013
Non so se spero o temo che Andreas ce lo fornisca lo stesso il file OPML dato che , con questi numeri, ho anch’io qualche problema di orientamento 😀 Cmq è stata la riflessione sul tuo commento a generare il mio: veramente un bell’esempio di intelligenza connettiva! Tu come stai procedendo all’aggregazione dei feed?
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Maria Grazia
17 aprile 2013
Ho appena scoperto che se condividi qualcosa con una community non puoi farlo in altra maniera (con le tue cerchie, pubblico, ecc…) Ovviamente nulla impedisce di mettere il link direttamente nel gruppo e sul proprio profilo personale…
Credo di aver fatto anche qualche duplicato di invito… °_°
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Claude Almansi
17 aprile 2013
@Maria Grazia credo di aver condiviso con te e Andreas un post di Andreas nella comunità cMOOC Cafè, via il pulsante “Share” sotto il post. Almeno quella condivisione appare normalmente, come “limited”, nel mio profilo personale. E l’avrei potuta fare pubblica, o con cerchie.
È un po’ assurdo quel dover passare via Share, ma credo che ci siano anche comunità private, dove probabilmente Share è bloccato.
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Claude Almansi
17 aprile 2013
Quanto all’aggregazione dei feed: sono aggregatoranalfabeta – cioè credo di aver creato il mio primo aggregatore pubblico su Bloglines 8 anni fa, ma non mi è mai piaciuto leggere i feed tutti assieme in un’unica cornice. Allora in altre occasioni, ho aperto il file OPML di Andreas e ne ho ricavato i dati per creare mini aggregatori a se stanti in una pagina wikispaces.com: vedi editing_multimediale_02_blogoclasse_feed e linf12 aggregatore. Ma si trattava di qualche decina di blog, non di qualche centinaio 😀
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Daniele
18 aprile 2013
@Maria Grazia #http://danieleguerrieri.blogspot.it/ Grazie dell’apprezzamento. Ti scrivo qui perché mi è sembrato il posto più adeguato e accessibile (qual’è il tuo blog principale?).
Non riesco a inserirti nelle cerchie di Google+: mi ricarica la pagina. Ho provato in tutti i modi. Boh.
Daniele
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Maria Grazia
18 aprile 2013
Questa è la mia residenza principale in Rete. Hai visto giusto 🙂 Poi in giro di blog aperti da me ne troverai un bel po’ ma non ti far fuorviare: la casa base è qui! Per Google+ hai provato con il Trova persone (nel menu verticale a sx sotto Community)?
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antonellarubino
19 aprile 2013
Ciao, Maria Grazia!
Sto imparando un pò alla volta a distaccarmi da Google: non mi piace il controllo sempre più pressante che ha su di me, però…un caffè da te ogni tanto verrò a prenderlo e, se me lo permetti, adotto un paio di “orecchie pelose” per i tuoi interessanti scambi culturali con i più esperti.
Ottimo il servizio! Complimenti 😉
A
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Maria Grazia
19 aprile 2013
Tutte le orecchie pelose che vuoi… 😉 Su mister G c’è da fare quattro chiacchiere, in effetti, però è anche vero che mi permette di fare l’impossibile senza risorse monetarie. Apprezzo l’apprezzamento sul servizio 😀 E’ un mio punto d’onore 😉
Ciao. A presto
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Daniele
19 aprile 2013
Ciao.
Ho risolto il problema usando Google Chrome.
In realtà, su Mozilla, avevo tolto i cookies perché li consideravo spie. Poi li ho rimessi quando ho visto che le cose non funzionavano più… ma ormai si era impermalito.
Vuol dire che, d’ora in poi, per Google+ userò Google Chrome.
Daniele
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Maria Grazia
19 aprile 2013
Ho visto 🙂 Ben trovato! Ma il tuo blog lo hai rimesso in funzione? ^_^
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