Qualche settimana fa mi è arrivata questa mail ma ero “in altre faccende affaccendata” ed è scivolata giù senza che me ne accorgessi. Dato che mi sembra importante sostenere tutte le sacche di resistenza della società civile che – grazie a Dio! – continuano a fiorire, ve la riporto qui a testimonianza di un Sud che resiste.
…qui a Reggio stiamo vivendo un momento davvero brutto: dall’inizio di gennaio (quando misero la bomba dinanzi al portone della Procura generale, a 20 metri dal mio portone) una serie ininterrotta di segnali sta facendoci intravedere la faccia più truce della ‘ndrangheta. Questo avviene nel contesto di una città in cui in tanti sono a vario titolo complici o spettatori rassegnati.
Dallo stesso 3 gennaio, però, qualcuno ha iniziato a reagire: la mattina stessa, ho invitato i fedeli che erano venuti a Messa (più numerosi del solito, perché immaginavano che non me ne sarei rimasto passivo) a vivere il momento penitenziale dinanzi al portone della bomba e al termine della Messa a tornare la sera per un sit-in silenzioso e, coi soli mezzi del passaparola, eravamo poco più di un centinaio. Alla fine, decidemmo di rivederci da me per cercare di capire come continuare a mantener vigile l’attenzione e se e come fare qualcosa per (ri)svegliare la società civile. Ne sono nati alcuni gruppi di lavoro nei quali abbiamo progettato iniziative di vario genere, oltre che un manifesto.In un’assemblea molto partecipata, con l’approvazione del manifesto e di alcune proposte, è nato il movimento ReggioNonTace: composto solo da gente (credenti e non) che ha espresso adesioni personali e abbiamo scelto così per impedire che chiunque possa usare il movimento. Il tre di ogni mese stiamo facendo iniziative e, in tutte le occasioni in cui la ‘ndrangheta sta facendosi sentire, stiamo ribattendo colpo su colpo (dalla risposta all’applauso a Tegano, alle minacce al pm Lombardo, alla manifestazione che stasera faremo per soludarizzare con Pignatone, che ieri ha ricevuto minacce). Questo sta mettendo nel mirino anche altre persone meno note sul piano istituzionale …Da un mese circa abbiamo fatto partire un sito web – www.reggionontace.it – in cui è stato raccolto un pò di materiale, tra cui il manifesto. Inoltre, è stato fatto partire un “gruppo” su facebook (Movimento Reggio Non Tace), nel quale lanciamo le varie iniziative, soprattutto quelle che organizziamo con urgenza.…. proprio la nostra non appartenenza ad alcuno non dà alcuna risonanza al movimento: per i mass media, in particolare, pare che non esistiamo affatto. Noi non vogliamo “apparire” sui mass media, ma puoi ben capire che questo sentirsi isolati porta – soprattutto coloro che si sono appena affacciati fuori dal loro guscio – a scoraggiarsi, soprattutto perché interpretano il silenzio come un rimaner da soli dinanzi a un gigante troppo forte e che, per questo, può schiacciare i singoli in qualsiasi momento (se minacciano e sfidano spudoratamente i magistrati e la polizia …).Ti chiedo, allora, di attivarti in tutti i modi possibili per chiedere a tutti i nostri amici – sacerdoti e non, credenti e non – di darci solidarietà, aderendo al manifesto e iscrivendosi alla nostra news e, per chi sta su facebook, iscrivendosi al gruppo. Dobbiamo fare in modo che diventiamo tanti: per incoraggiare quanti, in questa città, tentiamo di uscire dalla passività.
Grazie per quel che riuscirai a fare ….Giovanni SJ, tocho e sanchopanza
giugno 18th, 2010 → 4:05 PM
[…] di resistenza civile Reggio Non Tace, di cui potete trovare ulteriori notizie in questo post del mio blog (se non l’avete già letta per e-mail ) ed iscrivervi all’omonimo gruppo […]
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